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Il parco speleologico di Dossena: unico d’Europa

parco speleologico Dossena
Il parco speleologico di Dossena: caratteristiche

Le antiche miniere di Dossena si sono trasformate in un parco speleologico unico nel suo genere.

Si tratta dell’unico parco speleologico d’Europa.

Lungo le gallerie delle miniere si snodano i percorsi del parco speleologico a 100 metri di profondità.

Con imbrago e caschetto, si percorre il percorso del parco speleologico: un anello di 1 chilometro fatto di teleferiche, passaggi sospesi su grotte naturali, ponti,…

Il tempo di percorrenza del parco speleologico di Dossena è di circa 75 minuti.

Si consiglia un abbigliamento comodo, sportivo e caldo: la temperatura all’interno della miniera è di circa 13°.

L’età minima per poter accedere al parco speleologico è  di 12 anni, a partire da una statura di 140 cm.

La prenotazione per il parco speleologico è obbligatoria e la si può effettuare sul sito internet visitDossena.

parco speleologico

Storia del parco speleologico

Oltre al divertimento e all’avventura, il parco speleologico consente di ripercorrere le antiche vie dei minatori e scoprire l’arte e gli attrezzi di questo antico e duro mestiere.

Una guida vi accompagnerà lungo tutto il parco speleologico illustrandovi la storia delle antiche miniere di Dossena risalenti all’epoca dei romani, le sue caratteristiche, i minerali che venivano estratti.

Come raggiungere il parco speleologico

Il parco speleologico si trova in località Paglio-Pignolino a Dossena, a 9 chilometri dal comune di Oltre il Colle, dove si trova il B&B Casa Dolce Casa.

In auto, dal B&B Casa Dolce Casa si prende la strada provinciale 27 in direzione di Bergamo. Poco dopo il paesino di Valpiana si svolta per Dossena e si imbocca la strada provinciale 26. Arrivati nel centro di Dossena seguire le indicazioni per raggiungere la località Paglio-Pignolino.

Dovrebbe essere attivo anche un servizio di navetta: chiedere informazioni all’atto della prenotazione o all’infopoint di Dossena.

Il Ponte tibetano di Dossena

Sempre a Dossena si trova il Ponte tibetano più lungo del mondo. Scoprilo nel nostro articolo ad esso dedicato.

 

Il Ponte Tibetano di Dossena: Ponte nel Sole

 Il Ponte Tibetano più lungo al mondo

A Dossena, in Valle Brembana, è possibile percorrere il Ponte Tibetano più lungo al mondo.

Il Ponte Tibetano di Dossena , chiamato Ponte nel Sole, è stato inaugurato nel mese di Giugno 2022.

ponte tibetano Dossena

Caratteristiche del Ponte Tibetano di Dossena

Il ponte tibetano è lungo 505 metri ed ha un’altezza massina dal suolo di 120 metri.

Si tratta di un ponte tibetano a pedata discontinua e senza tiranti laterali.

Il percorso è praticabile in piena sicurezza, indossando un’imbracatura e ancorati con due moschettoni: uno agganciato alla linea vita continua e l’altro “attacca e stacca”.

Il tempo di percorrenza del ponte tibetano è di circa 40 minuti.

ponte tibetano lungo

 

Accesso al Ponte Tibetano di Dossena

Per accedere al Ponte è necessario e obbligatorio effettuare la prenotazione sul sito VisitDossena.

L’accesso è consentito anche ai bambini, a partire dai 12 anni di età con altezza di almeno 140 cm.

ponte tibetano sotto

Come raggiungere il Ponte Tibetano di Dossena

Il ponte tibetano più lungo al mondo si trova a Dossena, a soli 9 km dal B&B Casa Dolce Casa.

Dal nostro B&B si procede sulla strada provinciale 27 fino al bivio per Dossena. Arrivati a Dossena si posteggia l’auto nella piazzole dedicate al Ponte Tibetano, in zona chiesa.

Si percorre a piedi il viale che passa davanti alla chiesa e al municipio e poi si immette nel bosco. Si tratta di un bel sentiero largo e con palizzata a valle, lungo circa 1 km che conduce alla partenza del Ponte Tibetano in circa 30 minuti.

Il Ponte si percorre dalla vetta in direzione del paese.

Una volta scesi dal ponte, si riprende il sentiero fatto all’andata che riporta alla chiesa di Dossena.

 

 

Big Bench: la panchina gigante in Valle Brembana

big bench

Big Bench 128: la panchina gigante della Valle Brembana

La Big Bench 128 è la prima panchina gigante della Valle Brembana e la 128ma d’Italia. Offre un bellissimo panorama sulle splendide montagne della Valle Brembana e sul centro termale di San Pellegrino Terme.

La Big Bench si trova sul Monte Corno, a pochi passi dal paese di Santa Croce, frazione di San Pellegrino Terme, provincia di Bergamo.

I percorsi per raggiungere la Big Bench

Esistono due percorsi per raggiungere la Big Bench di Santa Croce: uno dalla Valle Brembana e uno dalla Valle Serina.

-Per chi arriva dalla Valle Brembana, cioè da San Pellegrino Terme o San Giovanni Bianco, deve salire in auto fino a Santa Croce. Dal centro del paese di prosegue a piedi e si raggiunge la panchina gigante in circa 45-50 minuti.

In alternativa si può salire in auto fino alla località Salvarizza. Si posteggia l’auto lungo la strada e si prosegue a piedi per circa 30 minuti.

-Per chi arriva dalla Valle Serina, cioè da Bracca, Serina, Oltre il Colle, Zambla, si deve raggiungere in auto il paese di Lepreno, frazione di Serina. Si posteggia l’auto in prossimità della Chiesa e si prosegue a piedi per circa 1 ora.

chiesetta big bench

Il percorso si snoda quasi interamente su una bella strada sterrata, soleggiata e non molto ripida. Arrivati alla chiesetta, si trovano due sentieri che salgono nel bosco verso la Big Bench. Entrambi arrivano di fronte ad un roccolo privato. Da qui vi è l’ultimo pezzetto di salita un po’ più ripida, ma breve, per raggiungere la Big Bench.  A poca distanza si può salire anche alla Croce del Monte Corno.

Croce monte Corno

Vi è poi la possibilità di fare un giro ad anello intorno a Santa Croce, passando per il Pizzo Rabbioso.

Come raggiungere la Big Bench dal B&B Casa Dolce Casa

Dal B&B Casa Dolce Casa a Oltre il Colle si scende sulla strada provinciale 27 fino a Serina.

A Serina imboccare Via Roma fino al bivio per Lepreno. Attraversare il centro di Lepreno e posteggiare nei pressi della Chiesa. Da qui si può passare sopra o sotto Chiesa e il Cimitero e prendere la strada sterrata che vi condurrà alla Big Bench.

Le indicazioni per la panchina si trovano soltanto alla chiesetta.

La Big Bench dei “giovani rapaci”

Un sincero ringraziamento va ai volontari di Santa Croce, ribattezzati “giovani rapaci” che si stanno prodigando per valorizzare il loro bel paese e farci scoprire e riscoprire le bellezze della nostra splendida Valle Brembana.

Oneta e la Casa di Arlecchino

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Oneta di San Giovanni Bianco

Partendo dal paese di San Giovanni Bianco si può percorrere un antico tratto della Via Mercatorum che conduce al borgo di Oneta e prosegue fino al borgo di Cornello dei Tasso. Un’incantevole e suggestiva passeggiata senza alcuna difficoltà (il sentiero è stato oggetto di recente manutenzione), adatta a tutti, grandi e piccini.

Nel borgo di Oneta spicca la Casa di Arlecchino: edificio di origini medievali, eretto a difesa del borgo, divenuto poi un’ abitazione signorile tra il ‘400 e il ‘500 quando fu acquistato e ristrutturato dai Grataroli, una potente casata locale che aveva fatto fortuna a Venezia. La Casa di Arlecchino è, infatti, l’unico esempio di architettura veneta nella valle.

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Deve il suo nome “Casa di Arlecchino” all’attore rinascimentale Alberto Naselli, che rappresentò lo Zanni e Arlecchino nelle principali corti europpe e qui soggiornò, ma non vi sono prove scritte che lo documentino.

La Casa di Arlecchino è oggi un museo, gestito dall’associazione Oter e dal Polo culturale Mercatorum et Priula e ospita anche una squisita trattoria dove gustare piatti tipici locali in un contesto storico- architettonico unico.

Passeggiata da Oneta a Cornello dei Tasso

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Da Oneta ci si incammina verso il bosco e si percorre un piacevolissimo sentiero, molto ben tenuto, fino ad arrivare dopo circa mezz’oretta all’altro famoso borgo: Cornello dei Tasso.  In questo suggestivo borgo incantato si trova ristoro alla locale trattoria e si può visitare il Museo della Storia Postale oppure prendere lezioni di equitazione presso il vicino maneggio-fattoria didattica “Scuderia del Cornello”

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Come raggiungere Oneta di San Giovanni Bianco

Dal B&B Casa Dolce Casa prendere la strada provinciale 27 in direzione di Bergamo. Arrivati in Ambria, all’incrocio con la strada statale 470, svoltare a destra in direzione di San Pellegrino Terme. Tenere la statale fino a San Giovanni Bianco, prendere via Roma e posteggiare nei pressi della stazione degli autobus. Proseguire a piedi sulla via Pozzolo, poi via Pretura, attraversare la galleria e subito dopo a sinistra immettersi sulla pista ciclabile. Dopo pochi metri salire sul sentiero alla vostra sinistra.

Carona e l’antico Borgo di Pagliari

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Il Paese di Carona

Carona è un piccolo paesino dell’alta Val Brembana che merita di essere annoverato tra le località da visitare nella bergamasca.

Carona si affaccia su un piccolo lago artificiale, creato da una diga dell’Enel, e tutto intorno ad esso vi è piacevolissima passeggiata accessibile a tutti, anche ai disabili, con diverse zone attrezzate per il pic nic, un centro sportivo con campo da tennis e reti elastiche per i bimbi. La presenza di uno specchio d’acqua rende sempre tutto più dolce e rilassante, a mio avviso! Vi è anche un orto botanico molto interessante, da cui parte una semplice passeggiata nel bosco soprastante che porta ad una piazzola panoramica e poi riscende al lago. Vi è anche un maneggio giusto all’inizio del Paese.

Escursioni a Carona

Dal Paese di Carona si diramano numerose escursioni verso le montagne circostanti:  l’ascesa al Pizzo del Diavolo di Tenda, al Monte Aga e al Pizzo Zerna, ma anche quelle al Rifugio Laghi Gemelli, al Rifugio Fratelli Calvi ed al Rifugio Fratelli Longo.

Durante il periodo invernale si può praticare sci alpino con collegamenti che portano alla vicina stazione sciistica di Foppolo e sci d’alpinismo.

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L’ antico borgo di Pagliari

La passeggiata che ho nel cuore, fin da quando ero piccola e di cui ho conservato un nostalgico ricordo fino ad ora è quella che porta all’antico borgo di Pagliari. Finalmente ho potuto ripercorrerla portandoci i miei bimbi per la prima volta e spero di aver trasmesso anche a loro un dolce ricordo di tempi antichi.

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Pagliari è un piccolissimo borgo di origini molto antiche con una Chiesetta dedicata a San Gottardo e piccole casette costruite in ardesia, senza le fondamenta, da qui il nome “la contrada di pietra”. Le sue origini risalgono al XVI secolo e sembra che sia stato a lungo percorso da viandanti e contrabbandieri per evitare la dogana del Passo San Marco.

Si trova a mezz’ora di cammino dal centro abitato di Carona, salendo verso il rifugio Fratelli Calvi. La passeggiata è adatta anche ai bimbi meno camminatori: si tratta di un largo sterrato. Chiaramente come può succedere in montagna, è in salita! Ai piedi del borghetto scorre il torrente Brembo, immancabile tappa per il pic nic e i giochi dei bambini.toorente_brembo_borgo_di_pagliari_casa_dolce_casa

Come raggiungere Carona

Dal B&B Casa Dolce Casa si prende la strada provinciale 27 fino al paese di Ambria. All’incrocio si prende la destra e si imbocca la strada statale 470 in direzione di San Pellegrino Terme. Si tiene la strada statale fino a Piazza Brembana per poi dirigersi sulla strada provinciale 2 fino a Branzi e infine sulla strada provinciale 5 fino a Carona dove la strada finisce.

 

 

Il Mulino di Baresi a Roncobello

Se passate in Valle Brembana vi consigliamo assolutamente una visita al Mulino di Baresi o Mulino Maurizio Gervasoni: veramente suggestiva e ricca di storia! La messa in funzione del Mulino lascia a bocca aperta!

mulino di baresi

Origini del Mulino di Baresi

Il Mulino di Baresi risale al XVII secolo ed è situato nella piccola località montana di Baresi, frazione di Roncobello, in valle Brembana.

Il Mulino di Baresi è appartenuto per generazioni alla famiglia Gervasoni, il cui ultimo erede è stato il Signor Maurizio Gervasoni. Per la sua rilevanza storica, etnografica e anche antropologica (tutta l’area, infatti, reca tracce di insediamenti abitativi risalenti all’età del bronzo), il mulino è stato dichiarato “bene storico di importanza generale” ed è stato sottoposto a vincolo dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Nel 2003 è stato il secondo bene più votato nel censimento “I Luoghi del Cuore” promosso dal FAI. Grazie a una donazione di Intesa Sanpaolo, nel 2005 il FAI ha potuto acquistare il Mulino di Baresi dalla famiglia Gervasoni. Il progetto del FAI ha previsto un’opera di recupero e restauro dell’edificio e dei suoi meccanismi, affinché la preziosissima memoria storica in esso custodita non andasse perduta. La gestione del mulino è ora affidata all’Associazione Maurizio Gervasoni ONLUS.

mulino di baresi

Caratteristiche del Mulino di Baresi

Il Mulino di Baresi è un piccolo fabbricato di pietra risalente alla seconda metà del ‘500. E’ costituito da un corpo principale al cui interno si trovano un mulino per la macinazione delle farine (datato 1674) e un torchio per la spremitura delle noci, e da un piccolo locale adibito a caseificio. Nella sua lunga storia il Mulino di Baresi ospitò anche un maglio.

Per secoli il Mulino di Baresi è stato di vitale importanza per la sussistenza delle comunità della Valle Brembana. Grazie alla sua attività le famiglie ricavavano i beni di prima necessità. Macinavano frumento e granoturco coltivato nei piccoli appezzamenti famigliari per ottenere farina bianca e gialla. Spremevano noci e nocciole raccolte nei boschi per ricavare olio da alimentazione e per l’illuminazione. Si cuoceva il pane e si faceva il formaggio.

mulino di baresi

Come raggiungere il Mulino di Baresi
Il Mulino di Baresi si trova in Via Oro, 19, località Baresi di RONCOBELLO.
Dal nostro B&B si riscende la Valle Serina fino al paese di Ambria. Da qui si imbocca la strada statale 470 fino a Piazza Brembana. Si prosegue su strada provinciale 2, si devia su strada provinciale 3 per Bordogna e si raggiunge la località Baresi, prima di arrivare a Roncobello. Dal posteggio si fa una comoda passeggiata fino al Mulino.

Sentiero dei fiori Claudio Brissoni – Monte Arera

Il Sentiero dei fiori Claudio Brissoni è rinomato a livello internazionale per la straordinaria ricchezza di specie floreali e, in particolar modo, per la presenza di specie uniche al mondo, dette endemismi orobici.

Sentiero dei fiori

Caratteristiche del Sentiero dei fiori

Il Sentiero dei fiori Claudio Brissoni è un anello che si snoda tra i 1.821 e i 2.078 metri di quota sul Monte Arera nello splendido Parco delle Orobie bergamasche.
Ha un dislivello complessivo di 257 m ed è lungo 7 km.

capanna 2000

Il sentiero ha inizio presso il Rifugio Capanna 2000 ed è suddiviso in un percorso alto, SENTIERO CAI 244, ed uno basso SENTIERO CAI 222.
Dal Rifugio Capanna 2000 si prende il sentiero alto che attraversa i Ghiaioni della Val d’Arera e del Mandrone fino ad arrivare al Passo Branchino e all’omonimo Lago. Da qui si riparte e, percorrendo il sentiero basso tra i verdeggianti prati della Val Vedra, si torna al Rifugio Capanna 2000.

Lago Branchino

Il giro completo ad anello si può percorre in circa 4 ore di buon passo. A queste va aggiunto il tempo di salita dal punto di partenza (Plassa Arera o parcheggio a quota 1600 m).

Come raggiungere il Sentiero dei Fiori

Il Sentiero dei fiori Claudio Brissoni è facilmente raggiungibile da Oltre il Colle. Dal nostro B&B si imbocca la strada provinciale fino a Zambla Alta. All’inizio dell’abitato si prende il bivio sulla sinistra che reca l’indicazione Plassa Arera.
La località Plassa si trova alle pendici del Monte Arera. Da qui si può procedere a piedi sul sentiero 221 oppure si può salire in auto su strada asfaltata fino a quota 1600 m dove si trova un ampio parcheggio. Dal parcheggio si può procedere a piedi sul sentiero 221 oppure sulla strada di arroccamento fino al Rifugio Capanna 2000.

sentiero dei fiori

Origine del Sentiero dei fiori

Nel 2004 il Sentiero dei Fiori fu dedicato al botanico Claudio Brissoni, che nel 1988 fondò il F.A.B. (Flora Alpina Bergamasca), un gruppo che riunisce esperti ed appassionati di botanica il cui scopo è quello di studiare, valorizzare e far conoscere la ricca flora spontanea della splendida montagna bergamasca.

 

Per le fotografie ringrazio Marco e Gina di Camminando per monti

Parco Avventura Monte Alben

Parco Avventura Monte Alben

Il Parco Avventura Monte Alben

Il Parco Avventura Monte Alben è un parco sospeso tra gli alberi in località Passo di Zambla, in Val Brembana.

A 5 km dal B&B Casa Dolce Casa potrete trascorrere una meravigliosa giornata all’insegna dell’avventura!

Il Parco Avventura Monte Alben è dotato di 6 percorsi con diversi livelli di difficoltà per cui saprà soddisfare tutte le esigenze. Dai piccoli avventurieri di 3 anni alle prime esperienze ai  più temerari che si lanceranno con la liana a mo’ di Tarzan.

Grazie alla nostra convenzione gli ospiti del B&B Casa Dolce Casa potranno usufruire di uno sconto del 10%, non valido su promozioni già attive.

Percorsi e Orari

Ecco i percorsi del Parco Avventura Monte Alben:

  • Percorso Fucsia – adatto ai bambini dai 3 ai 7 anni
  • Tyrolienne (le carrucole) – adatto ai bambini dai 3 ai 7 anni
  • Percorso Verde – adatto a tutti a partire dai 7 anni – percorso Facile
  • Percorso Blu – adatto a tutti a partire dai 7 anni – percorso Medio
  • Percorso Rosso – adatto a tutti a partire dai 10 anni – percorso Difficile
  • Percorso Nero – adatto a tutti a partire dai 10 anni – percorso Molto Difficile

Orari di apertura:

Maggio, Giugno e Settembre Sabato 14-18 – Domenica 10-18

Luglio Festivi 10-18

Agosto Tutti i giorni 10-18

 

La Fiaba nel Bosco

Fiaba nel bosco

Il Parco Avventura Monte Alben offre un percorso molto speciale anche per i più piccini, dai 2 anni di età.

Con la Fata Avventura attraverseranno il bosco dei Faggi incantati per scoprire le gesta del piccolo Elfo Agam. Al termine del racconto incantato realizzeranno un lavoretto da portare a casa.

Per scoprire le date della Fiaba consultate il sito del Parco Avventura Monte Alben.

Uno spettacolo da vivere: il Monte Arera

Il Monte Arera è una delle montagne simbolo delle Orobie, sicuramente una delle più frequentate. Molte persone affrontano questa escursione in ogni stagione dell’anno. Infatti uno dei motivi per cui il Monte Arera è così conosciuto, è proprio per la sua ricca offerta di possibilità in ogni stagione dell’anno.

Cosa ti offre il Monte Arera

Oltre ad essere la seconda cima più alta di tutte le orobie con i suoi 2512 m, il Monte Arera ti offre molte possibilità. Sia che tu ami il sole, sia che tu preferisca l’inverno e la neve, l’Arera non ti deluderà.

ciaspolata-sul-monte-areraLa montagna è da sempre meta di chi ama camminare e stare all’aria aperta. Anche soltanto in questo il Monte Arera ti offre diverse alternative. Puoi percorrere diversi sentieri a seconda della tua abilità, del tuo allenamento e delle tue condizioni fisiche.

La salita iniziale che ti porta in quota parte dalla località Plassa Arera, area dotata di ampio parcheggio raggiungibile dall’abitato di Zambla Alta. Da qui la salita si sviluppa prima nel bosco e poi sul versante sud esposto al sole.

Puoi anche decidere di percorrere la nuova strada che porta al parcheggio situato a quota 1.600 metri. Per questo parcheggio è necessario munirsi di un tiket nel paese di Oltre il Colle. Presso il nostro B&B, comunque, potrai avere tutte le informazioni che ti servono. Questo parcheggio ti permette di accorciare la camminata di circa un’ora.

Partendo dalla Plassa Arera dovrai percorrere la salita fino ad arrivare al Rifugio Capanna 2000. In base al tuo passo puoi impiegarci dalle 2 alle 3 ore di tempo. Da qui potrai scegliere se proseguire la salita per raggiungere la vetta oppure percorrere sentieri più agevoli e meno ripidi.

Escursioni

La vetta del Monte Arera, e il panorama di cui si può godere, sono uno spettacolo di rara bellezza. Per questo ti consigliamo, almeno una volta, di raggiungerla. Dal Rifugio Capanna 2000 bisogna proseguire la salita verso il Pizzo Arera per circa un’ora e mezza. Da qui potrai godere di un panorama veramente unico su tutta la conca di Oltre il Colle, su gran parte delle Orobie, sulla pianura e nelle giornate limpide la vista può spaziare fino agli appennini.

In alternativa puoi affrontare il Sentiero dei Fiori, più lungo rispetto al Pizzo Arera, ma con meno dislivello. Sul Sentiero dei Fiori potrai seguire le indicazioni fornite da diversi pannelli informativi per scoprire varietà di fiori uniche al mondo.

Dal Rifugio Capanna 2000, inoltre, potrai scegliere anche altri percorsi, come quello che porta alla baita di Camplano e ai pascoli del Monte di Zambla.

Arte e natura

Cattedrale Vegetale - Monte AreraOltre al già citato Sentiero dei Fiori il Monte Arera ti offre anche un’opera d’arte unica, speciale, toccante: la Cattedrale Vegetale di Oltre il Colle. Si tratta di un’opera di Giuliano Mauri, uno dei maggiori esponenti italiani dell’arte paesaggistica. Ti rinviamo all’articolo dedicato per scoprire tutti i dettagli della Cattedrale Vegetale. Questa opera si trova nel primo tratto di salita che porta dalla Plassa Arera al Rifugio Saba a 1600 metri di quota.

Sport

Il Monte Arera è un paradiso per gli amanti dello sci alpinismo. In inverno, infatti, sono molti gli appassionati di questo sport che percorrono prima in salita e poi in discesa tutto il versante sud.

Inoltre per la sua esposizione e per la sua conformazione il Monte Arera è un punto di decollo perfetto per chi pratica parapendio e deltaplano. La forte esposizione al sole consente il formarsi di forti correnti ascensionali che sono ossigeno per i praticanti di questi sport. Il parapendio risulta più comodo del deltaplano a causa dell’accesso soltanto a piedi al punto di decollo situato a quota 2000 metri e delle aree di atterraggio che sono piuttosto tecniche.

E’ possibile inoltre praticare free climbing presso l’imponente massiccio della Corna Piana.

E cosa dire della Maga Sky Marathon e dell’Orobie Ultra Trailmaratone in montagna che radunano periodicamente i più forti atleti di questo sport estremo? Uno spettacolo tutto da vivere che tocca anche il Monte Arera!

Eventi e gastronomia

Il Monte Arera ti offre anche prodotti tipici come il Formaggio d’alpeggio, acquistabile direttamente dai bergamini sul posto durante l’estate. E puoi gustare piatti tipici sempre ottimi presso il Rifugio Capanna 2000 che abbiamo già descritto in un altro articolo. Lo stesso rifugio organizza in estate eventi e concerti.

Anche la Cattedrale Vegetale è sede di eventi ricorrenti come concerti d’arpa e di musica classica, recite di opere teatrali o decantazione di versi.

Dal B&B Casa Dolce Casa al Monte Arera

Se vuoi scoprire il Monte Arera e vivere tutte le attività che ti abbiamo raccontato puoi affidarti al B&B Casa Dolce Casa che è un punto di partenza e di ritorno privilegiato. Ci troviamo, infatti, a circa un quarto d’ora di auto dalla Plassa Arera. Inoltre conosciamo il nostro territorio e possiamo darti tutte le indicazioni e i consigli che ti servono per vivere la tua giornata in sicurezza e libertà.